I miei strambi consigli di lettura
Ogni anno tutti si sentono in dovere di dare i propri consigli di lettura. E io non sono da meno. Solo che, anziché consigliarvi manuali da copywriter (che tanto avrete già letto) vi voglio consigliare dei romanzi di vario genere perché trovo sia importante ampliare il più possibile il panorama di lettura. Stili diversi, argomenti diversi, anche lontano dai nostri gusti: troverete che non solo potrebbero sorprendentemente piacervi, ma che vi aiuteranno anche nel nostro lavoro da copy.
Il Testamento di Magdalen Blair di Aleister Crowley
Per chi non conosce Aleister Crowley, sappiate che, leggendo i suoi scritti, vi inoltrerete in un mondo oscuro tappezzato di magia nera. Non per niente l’autore è un noto occultista, ma lascio a voi le ricerche del caso. Io sono una grande fan di H.P.Lovecraft, tra i più grandi autori horror mai esistiti (e io di horror, sia letterario che cinematografico, modestamente, me ne intendo), ma quando ho iniziato questo romanzo breve pubblicato nel 1913 credevo che niente potesse piacevolmente inquietarmi come i racconti di Lovecraft. Mi sbagliavo. Sicuramente la fama che precede un nome come Crowley mi ha suggestionato, ma vi assicuro che in queste 100 pagine scarse c’è tanto di quell’orrore da bastarvene per un po’.
Magdalen Blair è una scienziata inglese con un’abilità particolare: legge la mente degli altri. Purtroppo leggerà anche la mente di suo marito morente…Sull’orlo di un abisso infernale, insieme a lei, ci siamo noi. Buona lettura.
La linea d’ombra di Joseph Conrad
Se come me per qualche strano motivo siete affascianti dai romanzi ambientati in mare aperto (anche se le mie esperienze su barca si fermano alla gondola veneziana), allora La linea d’ombra fa al caso vostro. Un romanzo breve, tranquilli, adatto per i vostri pomeriggi marinareschi: un giovane neocomandante si trova in mezzo alle acque placide dell’Oceano insieme al suo equipaggio malato di febbre tropicale. Un’allure di mistero avvolge la situazione: che la nave sia maledetta?
Ovviamente, come tutti i romanzi del genere, il simbolismo regna sovrano in ogni pagina: l’assenza di vento è l’immobilità umana, la linea d’ombra del titolo un confine immaginario tra giovinezza ed età adulta. Non ci sono balene bianche all’orizzonte, almeno una buona notizia.
La ricamatrice di Winchester di Tracy Chevalier
Un romanzo mooolto distante dai miei gusti eppure l’ho davvero apprezzato. In un momento in cui mi serviva un po’ di quiete La ricamatrice di Winchester mi ha intrattenuto come fa una dama di compagnia intenta a ricamare. Perché il fulcro del romanzo è proprio questo, il ricamo. Conosciamo quindi Violet Speedwell, donna di 38 anni, zitella, che cerca di sopravvivere alla società bigotta nell’Inghilterra degli anni ’30. Con lei un pot-pourri di personaggi tra cui Louisa Pesel, ricamatrice realmente esistita che ha disegnato, cucito e ricamato i cuscini della cattedrale di Winchester.
Un romanzo da accompagnare a tè, pasticcini e gatto sulle ginocchia. Un libro super rilassante, ben scritto e, per me che tra i miei hobby c’è il punto croce, piuttosto interessante.
La grande festa degli odori di Pato Mena
Sì, lo so. È vero. È un libro dai 4 anni in su. Ma vi giuro: ho adorato questo albo illustrato. Una donnola cerca di infiltrarsi alla festa di Talpa Meraviglia per papparsi tutti gli invitati. Ma non è una festa qualsiasi: le talpe, essendo mezze cieche per natura, hanno creato dei costumi olfattivi per riconoscersi tra loro. Chi vincerà il contest come costume più bello? Riuscirà la donnola nel suo intento? Il finale è davvero spassoso e la faccia della donnola impagabile.
Trovo che non dovremo trascurare la lettura di libri per bambini solo perché siamo cresciuti. Essi nascondono non solo storie davvero divertenti, ma anche uno stile narrativo tutto da studiare. Come sempre quello che sembra facile, in realtà non lo è.