“Non sempre in negozio potete scegliere con calma la cipria che più si adatti al vostro tipo…”

Leggendo questo titolo forse vi siete già stancati. Se invece state continuando la lettura allora vi ha incuriositi. Meno male! Altrimenti non avreste scoperto che questo lunghissimo titolo è di un’antica pubblicità che ho trovato su un’edizione del 1938 della rivista Mani di Fata.

1938. Sembra passato un secolo. E in effetti, poco ci manca.

1938. Quando i titoli erano lunghi ed esplicativi e i body-copy sembravano piccoli romanzi a puntate. Tutto molto diverso dalla pubblicità di oggi. Un body-copy minimal, a volte neppure necessario; l’headline, spesso dal sapore di slogan, che vuole suscitare una certa curiosità. A volte shoccare. Due modi differenti di far riflettere il pubblico. Enfatico vs immediato. Vintage vs moderno.

C’è un altro piccolo dettaglio che mi fa pensare: quanti acquistano ancora le riviste? Per chi come me compra ancora questo genere prevalentemente femminile, saprà che di pubblicità non ve n’è traccia. Nel mio caso parlo di Le idee di Susanna, rivista che dal 1986 si dedica al punto croce, alla maglia e al ricamo. Le pagine abbondano di schemi, foto e suggestivi copy che presentano i lavori finiti. Ma non c’è l’ombra di una pubblicità che presenta l’innovativa cipria del momento o qualsiasi altro oggetto non necessariamente legato al mondo moda. Altri mezzi, altre modalità, altra mentalità.

Trovo sempre emozionante vedere una pubblicità dei vecchi tempi, lo specchio di una società diversa più lenta, non necessariamente migliore.

Detto ciò, vi saluto. Ho un lavoro a punto croce che mi aspetta.

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