Accomodatevi. Sedetevi su questa confortevole storia.
Una storia che ha un inizio dal sapore salmastro. No, non chiamatemi Ismaele, ma Moby Dick!
Caccia al claim
Chi non conosce l’incipit del capolavoro della letteratura americana di Herman Melville? Anche per chi non ha letto il libro (ma fa solo finta), “Chiamatemi Ismaele” ha un suono familiare. Ismaele, infatti, è la voce narrante del romanzo Moby Dick e unico sopravvissuto alla caccia spietata del capodoglio più famoso degli oceani di carta.
In questa proposta di ADV, ho puntato proprio su questo: la notorietà delle prime due parole del romanzo d’avventura. Il nome di questa particolare poltrona poi, non lasciava spazio ad altro nella mia immaginazione.
Da questo sassolino lanciato nel mare, sono nate altre idee che richiamano un immaginario letterario. Un fil rouge che connette tutti i componenti d’arredo proposti.
“Distendi la mente” con Joyce
Joyce non fa eccezione. Una chaise long che mi ha fatto pensare ad un distensivo lettino freudiano. Il nome stesso della poltrona, Joyce, mi ha portato a pensare al più grande esponente del romanzo modernista del XX secolo, James Joyce, famoso per la sua tecnica narrativa, il flusso di coscienza. Pensando al concetto di inconscio e di rottura degli schemi che uniscono i due esponenti, sono nate queste proposte di ADV.
Con queste ADV, dove il design incontra la letteratura, mi immagino un ambiente arredato con gusto e, soprattutto, cultura. L’abbinamento perfetto per sentirsi a casa.