Comunicazione digitale inclusiva, nessuno deve sentirsi messo da parte

Vi siete mai chiesti se il vostro sito web è accessibile alle persone con disabilità? Scommetto di no. Ma tranquilli, c’è sempre tempo per recuperare e prendere consapevolezza di un argomento che non tutti conoscono: la cultura dell’accessibilità.


Un webinar per tutti

Proprio a questo è servito il webinar organizzato da Agenzia Perdonà e Cooperativa YEAH! che ho seguito: mettere in luce un problema reale che in molti sottovalutano, l’accessibilità digitale. Menù poco funzionali, colori impercettibili, immagini senza descrizioni. Questi e molti altri dettagli, sono di ostacolo a chi ha una disabilità e non può accedere al vostro sito web. Ma grazie a questo illuminante incontro, la cultura digitale ha vinto di nuovo. Ma cosa possiamo fare concretamente? Vediamo qualche esempio.

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Qui la pagina pubblicitaria di Agenzia Perdonà sul Corriere della Sera dedicata ai partecipanti al webinar.

Con il mio aeroplano rosso fiammante sono felice di volare insieme a delle realtà che hanno a cuore l’inclusione in tutte le sue forme e che credono, come me, in un web più umano, dove un sito non è una semplice vetrina, ma “un luogo d’incontro aperto a tutti, nessuno escluso”.

 

Un’immagine può dire più di mille parole, ma meglio scriverle!

Che bella quella foto vista mare che hai messo sul tuo sito! C’è anche uno sconto sul soggiorno al tuo Hotel, wow! Peccato tu non abbia messo un’alternativa testuale. Senza la descrizione di quell’immagine infatti, chi ha problemi di vista non percepirà né l’immagine, né lo sconto.

Semplicemente con questo esempio, abbiamo imparato una cosa importante: l’accessibilità è un’opportunità.  Con le dovute modifiche, il tuo sito può essere visitato da molte più persone e molte più persone potranno approfittare del tuo sconto, prenotando un soggiorno da favola al tuo Hotel.

Ma i vantaggi non finiscono qui! Un sito accessibile, otterrà un posizionamento migliore sui motori di ricerca. E tutti sappiamo quant’è difficile fare la scalata di quell’Everest che chiamiamo SERP.  

 

Chi è quell’idiota che ascolta il discorso di Fedez a tutto volume?

Queste migliorie non servono solo a chi ha un disagio fisico. Pensiamo ad esempio ai video: quante volte è capitato di voler vederne uno, ma non vogliamo disturbare tutto l’autobus? Aggiungere i sottotitoli permette un’usabilità omogenea, non solo per chi ha problemi di udito.

Ma di esempi ce ne sono tanti. Dall’uso del colore alla velocità delle slide, dai contenuti eccessivamente lampeggianti che possono causare attacchi epilettici ai font poco leggibili. Insomma per migliorare un sito web, la lista è lunga.

Per questo c’è YEAH! l’associazione che mette il Marchio di Qualità sul vostro sito rendendolo, con il loro intervento, accessibile ufficialmente.

Perché, come da webinar, usabilità e accessibilità vanno a braccetto.



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