Filastrocca: una forma di testo che fa rabbrividire

Filastrocca. Un componimento breve, ritmato, facile da ricordare, la prima forma di testo che conoscono i bambini…e la componente più spaventosa di qualsiasi film horror. Sarà che si avvicina Halloween, sarà che i film horror sono per me pane quotidiano, ma recentemente ho recuperato il film The Conjuring Il, il caso Enfield. Tra pregi e difetti, di questo film mi è rimasta impressa una canzoncina: L’uomo Storto.

“C'era un uomo storto e ha camminato un miglio storto, ha trovato una moneta storta da sei pence su una scaletta storta. Ha comprato un gatto storto che ha catturato un topo storto. E vissero tutti insieme in una piccola casa storta.”

Nel film, questo terrificante Uomo Storto alla Slender Man, sbuca fuori da uno zootropio, un gioco antico (1834) che, grazie ad effetti ottici mostra immagini che sembrano in movimento. E nei film horror più un oggetto posseduto è vintage, meglio è. Per quanto riguarda la filastrocca ho voluto approfondire.

C'era una volta un uomo storto…

Una vera filastrocca inglese ammantata nella leggenda e che risale al 1842, autore sconosciuto (come d’altra parte vuole la tradizione orale). Chi era l’uomo storto? Voci di corridoio, di lunghi corridoi zeppi di ritratti antichi, sussurrano che il protagonista storto di questa storia storta fosse il generale scozzese Sir Alexander Leslie conosciuto per aver firmato un patto per garantire la libertà religiosa e politica in Scozia. Una filastrocca ricca di allegorie politiche quindi, un po’ nello stile di Humpty Dumpty, l’orribile uovo antropomorfo appollaiato su un muretto in Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di Lewis Caroll:

“Humpty Dumpty sul muro sedeva.
Humpty Dumpty dal muro cadeva.
Tutti i cavalli e i soldati del Re,
non riusciranno a rimetterlo in pié.”

Tornando alla parte storica della filastrocca, “E vissero tutti insieme in una piccola casa storta” farebbe riferimento alla convivenza tra inglesi e scozzesi, una convivenza obbligata e quindi, storta. La moneta storta, fa riferimento al fatto che le monete da sei pence erano d’argento sottile e quindi si piegavano facilmente. Perché una moneta dovrebbe essere su una scaletta storta non saprei. Ma questa non è l’unica ipotesi della nascita di questa filastrocca tanto simpatica quanto spaventosa grazie alla pellicola di James Wan.

La casa storta si trova in un villaggio di case storte

Villaggio di Lavenham, Suffolk, Inghilterra. Un villaggio, in passato importante punto commerciale, oggi famoso per…avete indovinato, le case storte. A vederle sono davvero bizzarre e sembrano uscite davvero da una favola per bambini. Colorate e storte, le case del villaggio hanno questo aspetto per motivi molto scientifici e molto poco magici. Costruite in fretta con del legno fresco, la struttura portante delle case, essiccandosi, ha assunto questa forma strana. Un villaggio che ha tratto la sua ricchezza dal commercio della lana e che poi ha fallito con la moda della stoffa. Un fallimento così importante che non c’erano più fondi per ristrutturare e raddrizzare le case. Oggi, il villaggio è rimasto così: storto e pittoresco, una meta davvero originale.

Da un suggestivo film di James Wan è nata questa piccola ricerca dettata dalla curiosità. Se anche voi avete in testa questa canzoncina eccovi servita la sua storia.

 

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