I drink della Melevisione, il programma del 1999 per piccoli copy

Scivolizia, Blumele, Tiramisuper, Fruzziante…quanti pomeriggi passati in compagnia di Tonio Cartonio, il folletto barista del Fantabosco e quanta gola facevano i suoi drink (analcolici, eh!) che cambiavano colore quando li versava nei bicchieri. Un luogo di fantasia cartonata e gommapiumata. Un contenitore di storie che facevano bene. La Melevisione era un calderone di creatività e io rimanevo incantata soprattutto dalle filastrocche, dalle rime e dai nomi onomatopeici di personaggi e bibite.

Così onomatopeiche come la Scivolizia, una bevanda molto amata dalle streghe che dà l’idea di una fresca bibita che scivola giù che è una delizia.
O il Blumele, servito direttamente in un barilotto, il preferito dagli orchi che di bibitoni generosi ne hanno bisogno. Dal colore blu, il Blumele è fatto di Luna spremuta e nuvole cotte…meraviglia. E come dimenticare il Tiramisuper? Sempre disponibile al Chiosco del Fantabosco era spesso scroccato dal mitico Lupo Lucio.

Parole che sono piccole poesie dense di significato capaci di far sognare chiunque abbia orecchio per ascoltarle…

Misuriamo la temperatura

Il tono di voce è sognante:
un arcobaleno di parole che ricordiamo ancora da adulti
tanta è la loro potenza.

Secondo il Termometro di Valentina Falcinelli, direi che la temperatura è calda e rassicurante, decisamente amichevole.

 Questi sì che erano programmi che ti facevano compagnia, accippigna!

 

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“B.C. Before Copywriting”: un sogno che rimarrà nel cassetto (ma niente di grave)

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“Rimedi Ciarlatani”, la cura per un copy assetato di creatività