Psicologia da biscotto: fortunati microcopy

Ho sempre avuto molta fortuna con i biglietti racchiusi nel dolce e croccante impasto dei biscotti della fortuna. Sono sempre azzeccati, anche quelli che trovo per strada e che non sono quindi destinati proprio a me.

Questo messaggio l’ho trovato ieri, tornando a casa dall’ufficio.

Quella forma, quel font. Sì, è un biglietto di un biscotto della fortuna.
Ho iniziato da poco ad andare in palestra e sentirmi dire da un pezzo di carta trovato per terra che sono in ottima forma, addirittura che posso smuovere le montagne, bè mi ha fatto sorridere. Incoraggiata a continuare l’allenamento da questo pezzotto di carta? Sì, lo confesso.

Microcopy del destino

La verità è che siamo tutti portati ad adattare un messaggio alla situazione in cui ci troviamo. La chiamiamo coincidenza. Ed è un meccanismo molto rassicurante se positivo e, per me almeno, molto divertente.

Ricordo ancora il biglietto trovato nel mio biscotto della fortuna di moti anni fa. Dopo un abbondante e classico pranzo con involtini primavera, riso alla cantonese, grappa alla rosa. Poi arriva il biscottino. Avevo appena scelto il mio prossimo indirizzo universitario, Editoria e Giornalismo.

“Bravo! Vai per la tua strada senza farti distrarre.”

Ecco, visto? Il biscotto ha parlato in tutta la sua dolcissima saggezza.

C’è sempre lo zampino del copy

Quale copywriter avrà scritto questo bel messaggio? Generico, coinvolgente, adatto ad ogni situazione e contesto. Un microcopy che avrebbe fatto piacere a chiunque e chiunque può adattarlo alla propria personalissima situazione.

Fino al 1995 fu Donald Lau, vice presidente della Wonton Food, Inc. di Brooklyn (NY), la più grande azienda produttrice di questi biscotti, a scriverne le perle di saggezza. Fino al suo blocco dello scrittore. Da lì in poi uno scrittore ufficiale prese il suo posto.  

Vi siete mai soffermati a pensare chi c’è dietro un piccolo testo? Quel bigliettino, che magari avete quasi ingoiato presi dalla fretta di mangiare il biscotto mentre pagavate il conto. Quella micro pergamena che magari vi siete tenuti nel portafoglio per un po’, tanto vi piaceva il contenuto. Dietro quella riga di testo c’è un copy. E scrivere messaggi profetici, non è così semplice come sembra.

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Una palestra di racconti evocativi

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